Costruire un piccolo studio fotografico fai da te in casa non è un’impresa impossibile ma soprattutto non è particolarmente costoso. Spendere non significa infatti qualità e si può ottenere un risultato più che ottimo spendendo poco più di 150 euro.
Il trucco è studiare prima di tutto a tavolino il progetto di studio fotografico in funzione di ciò che vogliamo fare (ritratti? Still life?), stilare una lista di oggetti che potrebbero servirci e quindi passare un po’ di tempo tra i vari forum per capire verso quale soluzione rivolgersi senza svenarsi.
Di che tipo di studio avete bisogno
Alcuni tendono a pensare che gli studi siano tutti uguali. Ma in realtà sono diversi a seconda di ciò che fa un fotografo. La maggior parte dei fotografi usa gli studi per le riprese, ma ce ne sono anche altri che li hanno per il prodotto e la natura morta.
È importante capire che tipo di fotografia si vuole fare prima di costruire il proprio studio fotografico fai da te. In questo modo, saprete quali attrezzature dovrete procurarvi. E, soprattutto, di quanto spazio avrete bisogno.
Nella maggior parte dei casi, gli studi di ritrattistica hanno bisogno di più spazio, dato che fotograferai le persone. Vi serve uno sfondo più grande per lo studio fotografico e più illuminazione. Vi servono solo pochi metri quadrati per la fotografia di prodotto. La maggior parte degli oggetti che fotograferete sono piccoli. Tutto ciò di cui avete bisogno è un tavolo e qualche luce.
Potete fare sia ritratti che still life in un unico studio. Il tutto si riduce a quanto spazio e quanta attrezzatura avete a disposizione.
Supponiamo di voler mettere mano ad uno studio fotografico per ritratti.
La stanza: 0€
La prima cosa da fare è individuare una stanza dove la luce sia controllabile. Questo significa che, nel caso di finestre, dovete essere in grado di abbassare una tapparella o chiudere le imposte in modo da creare un ambiente buio. Il motivo è semplice: dovete essere in grado di controllare al 100% l’illuminazione del vostro studio. Ricordatevi anche che la soluzione ideale sarebbe quella di avere, almeno nella zona che fungerà da area di scatto, una colorazione delle pareti uniforme, preferibilmente bianco. Nessun problema se al contrario avete delle pareti viola o nere: sarà solo necessario giocare un po’ di più con l’iluminazione per trovare il giusto compromesso.
Il fondale (15€ – 59€)
Il fondale è fondamentale per fare delle buone fotografie, che sia di colore bianco o di colore nero.
Esistono soluzioni per tutte le tasche, dai set professionali da centinaia di euro ai fondali low cost che possiamo trovare su Amazon o eBay fino alle economicissime soluzioni fai da te.
Un esempio di fondale è quello nell’immagine di lato: in vendita su Amazon (Lightfox® HISY02S) è un fondale con stativo di mantenimento innalzabile fin a 2,3 metri e largo 3 metri, dotato di un telo (nero o bianco, a scelta) dalle dimensioni di 3×3 metri. Il tutto disponibile al prezzo di circa 53€. Lo stesso modello ma con larghezza doppia (quindi il fondale è 6×3 metri) ha un prezzo di circa 59€.
Per chi volesse risparmiare, esiste la via del fai da te. In questo caso è necessario comprare un telo del colore giusto. Un buon compresso, soprattutto per quanto riguarda il bianco, è dato dalle lenzuola matrimoniali Ikea, la cui dimensione arriva fino a 240×280, per un prezzo non superiore ai 15€. Per quanto riguarda la struttura di sostegno, la cosa più semplice è attaccare il lenzuolo con del nastro adesivo di carta alla parete della stanza in modo da non sporcare. Una soluzione più “raffinata” potrebbe essere quella di tendere una corda da lato a lato della stanza ed appendere ad essa il lenzuolo, ma questo implicherebbe l’aggancio della corda alle pareti (con conseguente chiodi o similari).
A proposito del lenzuolo: se siete molto ma molto bravi nello stirarlo ed eliminare del tutto le pieghe, fatelo ed avrete un ottimo telo. Nel caso non fosse possibile cancellare del tutto le pieghe (che diverrebbero troppo visibili negli scatti), ficcate il lenzuolo in lavatrice, centrifugatelo e lasciatelo asciugare appallottolato: in questo modo otterrete un fondale stropicciato e nessuna piega o segno particolarmente visibile.
Le luci: soluzione con le luci fisse (da 9€ a 150€)
L’illuminazione fissa è sicuramente una soluzione ottimale in quanto facilita, e non di poco, la corretta illuminazione della scena. Di contro c’è ovviamente l’ingombro, non proprio minimo.
Una corretta illuminazione dovrebbe essere realizzata con minimo due fari, possibilmente tre.
La soluzione più professionale è quella di acquistare dei faretti professionali, quali i DynaSun DJ. Si tratta di lampade al quarzo da 800W, disponibili al prezzo di circa 75€ l’uno.
Il vantaggio di queste lampade è anche quello di poter direzionare il fascio luminoso.
Una soluzione più a buon mercato e comunque funzionante è realizzabile acquistando delle lampade da cantiere o da esterno. Ce ne sono di due tipi: alogene e a risparmio energetico. Nella fotografia a desta ho riportato una lampada da esterno della Beghelli: nella versione alogena sviluppa 150W e costa circa 9€ mentre nella versione a risparmio energetico sviluppa 120W equivalenti (25W di corrente) e costa circa 18€. Se nel caso delle luci da studio potrebbe essere sufficiente impiegare solo due lampade, nel caso di lampade a risparmio energetico il mio consiglio è di usarne almeno tre, il che fa lievitare il prezzo a 54€ (24€ se optate per le lampade alogene).
Le luci: soluzione con i flash (da 37€ a 213€)
I flash sono un’alternativa sicuramente più interessante delle luci sia perché probabilmente ne avete già uno disponibile nel vostro corredo, sia perché, a lungo andare, sono decisamente più economici. Ovviamente il problema principale è tarare la giusta luce dei lampeggiatori e ricordarsi di non scattare mai con tempi troppo corti (o la sincronizzazione con il flash va a farsi benedire).
I flash vanno sistemati alla stregua delle luci e quindi vanno attivati da remoto. Che flash prendere? Dovendo guardare il mercato entry level per poter spendere poco, la soluzione che più considero percorribile è quella dei flash Yongnuo. Buoni prodotti a prezzi tutto sommato contenuti. Se si è disposti a rinunciare al TTL, il modello YN560-II lo trovate, su ebay, in vendita a 37€ spedizione inclusa (il modello YN560 IIè disponibile anche su Amazon ma ad un prezzo doppio, circa 79€)). Con il TTL (modello YN565EX) la spesa sale a 70€ (su Amazon, il YN-565EXcosta ben di più, sfiorando le 180€). Questi flash sono comandabili via luce: montando il vostro flash sulla testa della macchina fotografica ed orientandolo verso l’alto (in modo da non influire se non minimamente sulla scena), potrete comandare i due flash slave senza dover acquistare altro materiale.
Nel caso siate privi di flash, la soluzione è quella di acquistare un remotizzatore: il modello YONGNUO RF603 costa circa 55€ ed è dotato di due unità slave (a radiofrequenza).
Non dimentichiamo le batterie: 4 per ogni flash. Ricaricabili se possibile: vi consiglio le Sanyo Eneloop (non si scaricano) il cui prezzo, per 8 elementi, è di 22€ circa.
Il costo complessivo quindi può variare, per due unità flash, da 74€ a 213€.
Gli Stativi (34€)
Gli stativi sono un must. Minimo 2 metri l’uno e ne servono due o tre (nel caso abbiate scelto la soluzione con tre luci a risparmio energetico). Il loro prezzo non è proibitivo e un set da due elementi (il DynaSun W803, 220cm di altezza) viene venduto, su Amazon, a circa 34€.
Gli ombrelli (28€, 36€)
Uno per punto luce. Bianco o argentato o dorato a seconda della necessità. Il loro prezzo varia in maniera considerevole a seconda della marca e della qualità, ma ci si può accontentare di un DynaSun UR05 da 80cm al prezzo di 14€ o Dynasun UR05 da 109cm a 18€. Entrambi i modelli hanno anche il vantaggio di poter essere usati come softbox eliminando la superficie interna.
Gli agganci (42€)
Flash, luci, softbox e ombrelli vanno agganciati sugli stativi. Se siete amanti del fai da te e non badate troppo all’estetica, usare del nastro adesivo per fissare l’ombrello dinanzi al flash. Ma se siete interessati a costruire di qualcosa meno pacchiano, duraturo e professionale, sarete costretti a mettere il conto l’acquisto, per ogni stativo, di almeno un supporto portaombrelli, come il Phottix Varos, dal prezzo di 21€.
Il riflettore (24€)
Per quanto riguarda il riflettore, questi può sostituire una luce o un flash, soprattutto se quest’ultima è sufficientemente potente. Il mio consiglio è comunque avere sempre a portata di mano un riflettore in quanto vi permette di aggiungere un “punto luce” in pochissimo tempo ed ad un prezzo molto contenuto. Esistono svariate soluzioni e di differenti forme. Un oggetto riutilizzabile in più occasioni è quello mostrato nella foto: un Riflettore Mantona
tondo da 110cm di diametro con superfici intercambiabili (nero, argento, oro). Questo riflettore, senza la superficie colorata, funge (bianco) anche da diffusore, il che è un vantaggio. Il suo costo è di circa 24€.
Il Softbox (14€ – 50€)
I softbox sono necessari se volete una luce non troppo dura (e non usate ombrelli). Qui la scelta si fa interessante in quanto esistono svariati prodotti che fanno al caso nostro. Come per esempio l’ombrello Softbox DynaSun SB1005 (84 cm di diametro) disponibile intorno ai 14€ o il più classico Phottix Octagon (diametro 95cm) softbox a base ottagonale. Il suo prezzo è di circa 25€.
A questo punto, il vostro studio fotografico dovrebbe essere pronto. Ovviamente immagino che macchina fotografica e cavalletto siano già in vostro possesso!
Il prezzo complessivo di uno studio fotografico low cost parte quindi da circa 150€. Certo, non sarà uno studio veramente professionale, ma per cominciare direi che va benone.
Il treppiede (50€ – 100€)
Dal momento che siete al chiuso, avrete bisogno di affrontare molto il cambiamento delle condizioni di luce. Questo è particolarmente vero se si scatta con la luce disponibile attraverso la finestra.
Nel caso in cui inizi a diventare fioca, questa attrezzatura essenziale vi darà stabilità se avete bisogno di usare un basso tempo di posa.Esistono tantissimi modelli che possono aiutarvi in tal senso, con prezzi che variano in funzione di mille parametri. Prendetevi il vostro tempo per individuare la soluzione migliore per voi.
Come riutilizzare gli articoli casalinghi per il vostro studio fai da te (0€!)
Quando si costruisce uno studio fotografico fai da te, è necessario utilizzare le cose che già si hanno. In questo modo non solo risparmierete denaro, ma sarete anche più creativi. Ecco alcune cose che potete riutilizzare per la vostra fotografia.
Bastone per tende: Non hai un posto dove appendere il tuo fondale? Allora prova a usare un bastone per tende. Tutto quello che devi fare è agganciare o attaccare con il nastro adesivo il tuo sfondo, e ti sei procurato un supporto per lo sfondo.
Lampade da tavolo: Chi ha bisogno di un softbox quando ci sono tante lampade da tavolo in giro?
Filo metallico artigianale: Quando si lavora in studio, si dovrebbe essere pronti ad attaccare ogni tipo di illuminazione, oggetti di scena o fondali. Se il nastro adesivo non è sufficiente a contenere le vostre cose, allora il filo metallico è la vostra prossima opzione migliore.
Manubri:Ti piace fare esercizio fisico a casa? Allora forse hai un paio di manubri in giro. Ti serviranno per appesantire i fondali, soprattutto se sono di carta o cartone.
Usa gli oggetti di uso quotidiano come oggetti di scena: Hai bisogno di rendere più piccanti i tuoi ritratti o le foto di nature morte? Potete usare praticamente tutto ciò che c’è in casa vostra, dalle sedie ai vecchi telefoni, come oggetti di scena.
Configurazione dell’illuminazione da studio fotografico fai da te (0€)
Creare uno studio non sempre significa acquistare luci costose. All’inizio, usate la luce disponibile che passa attraverso le vostre finestre. Le finestre sono diffusori di luce naturale. Sareste sorpresi di quanto siano professionali nel far apparire tutto. Quando la luce diventa troppo forte, potete sempre abbassare le tende per aggiungere ulteriore diffusione.
Ma che ne è della vostra illuminazione di notte? Potete sempre provare a usare le luci del tavolo a casa. Le opzioni migliori sono quelle con il collo mobile e le tende che aiutano a dirigere il fascio di luce con una certa precisione.
Quando usate le lampade, assicuratevi che la temperatura delle lampadine sia la stessa. Non mischiate le lampadine arancioni calde con quelle bianche. Il risultato sarà innaturale.
Se avete bisogno di una fonte di luce più brillante, potete usare anche luci da lavoro. Non solo sono economiche, ma spengono anche molta luce.
Creare un softbox per lo studio fotografico fai da te
Quando pensiamo agli studi fotografici, spesso immaginiamo grandi softbox che illuminano uno sfondo bianco. Ma quando si inizia, non è ancora necessario acquistare quei grandi apparecchi.
Per risparmiare un po’ di soldi, invece, si può creare il proprio softbox fai da te. Ci sono molti modi per farlo, e non sono così difficili da fare. Cominciamo con l’opzione più semplice: La tua lampada da scrivania. Tutto quello che dovete fare è tagliare un pezzo di carta pergamena bianca leggermente più grande del vostro paralume.
Attaccatelo con il nastro adesivo sulla bocca del paralume e avrete una scatola morbida.
Il piccolo softbox della lampada da tavolo funziona bene nella maggior parte delle situazioni. Ma poiché il materiale di diffusione (carta pergamenacea) è troppo vicino alla fonte di luce, può comunque produrre una luce dura.
Se volete un’illuminazione più morbida di quella offerta dalla vostra lampada da tavolo softbox, allora dovrete creare un softbox più grande. Ci sono molti modi per creare softbox fatti in casa. Ma l’opzione più semplice è quella di utilizzare una scatola di cartone.
Prendete una scatola leggermente più grande della vostra lampada. Rivestite l’interno con un foglio di alluminio e praticate un foro al centro dove la lampadina potrebbe entrare.
Poi, strappate i lembi all’altra estremità della scatola. Tagliate un pezzo di carta pergamena abbastanza grande da coprire l’apertura e legatelo con del nastro adesivo.
Ora basta inserire il paralume nella scatola e accenderlo. Può non sembrare bello, ma crea una bella illuminazione che è uguale a quella di un vero paralume.
Costruire un diffusore per lo studio fotografico fai da te
Le idee softbox fai da te di cui abbiamo parlato sopra funzionano bene nella maggior parte delle situazioni.
Ma cosa succede se si devono fotografare soggetti di grandi dimensioni con un’illuminazione più potente? Per le fonti di luce più grandi, come le luci da costruzione, allora dovrete costruire un diffusore personalizzato.
Per prima cosa, scattate una cornice grande (preferibilmente di due o più metri) che non usate più. Togliete la tela o il supporto di cartone fino a quando non rimane solo la cornice.
Poi, prendete una tenda bianca e stendetela sulla cornice. Chiedete ad un amico di tenere il tessuto teso e inchiodate o pinzate il telo sulla cornice. Una volta pronti a scattare, chiedete al vostro amico di tenere il vostro diffusore fai da te davanti alla fonte di luce.
Funziona come un softbox, solo che questa volta si arriva a controllare la morbidezza della luce. Più la cornice è lontana dalla lampada, più morbido è il fascio di luce che otterrete.
Utilizzate i cartelloni pubblicitari come riflettori
La luce nel vostro studio è diversa da quella esterna. Dato che avete solo una piccola fonte di luce, ci sono buone probabilità che non otterrete un’illuminazione uniforme sul vostro soggetto. È qui che avrete bisogno di un riflettore.
Come suggerisce il nome, un riflettore fa rimbalzare la luce dalla fonte di luce primaria al soggetto. In questo modo, non dovrete preoccuparvi delle macchie scure e delle brutte ombre nelle vostre immagini.
Un poster bianco è tutto ciò che serve per far rimbalzare la luce sul soggetto. La sua superficie è liscia, in modo da non avere riflessi antiestetici. Ma che ne dite se volete creare delle ombre per le foto mutevoli? È qui che entra in gioco una bandiera. Blocca la luce per oscurare aree specifiche del soggetto.
La bandiera più semplice (e la migliore) che si possa usare è una lavagna nera, perché non è riflettente.
Poiché non fa rimbalzare la retroilluminazione, funziona bene nella produzione di ombre.
Sfondi per la fotografia fai da te
È sorprendente scoprire quanti oggetti domestici si possono usare come sfondo per il proprio studio fotografico.
Per uno sfondo bianco, tutto ciò che serve è un lenzuolo o anche una vecchia tenda. Anche se il tessuto non è così liscio, non si noteranno le rughe quando si utilizza una grande apertura.
E se avete bisogno di uno sfondo nero, potete andare nel vostro negozio di artigianato e comprare qualche metro di tessuto nero.
Quando si fotografano piccoli oggetti, si possono acquistare cartelloni di diversi colori. È anche possibile ottenere opzioni con i modelli, se si desidera.
E se volete un’ambientazione più realistica, potete anche usare tavoli di legno o altre superfici strutturate.
Aggiornato Marzo 2020
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