Usare le immagini trovate in rete: possiamo utilizzarle senza rischi?Comincio con il premettere una cosa: tutte le immagini hanno una paternità, non compaiono dal nulla. Ciò significa che nessuna immagine può essere liberamente utilizzata a meno che non sia espressamente indicato dal proprietario dell’immagine stessa. Inoltre, bisogna sempre fare molta attenzione a cosa il proprietario permette: difficilmente troverete immagini pubblicabili in maniera anonima (a dire il vero non mi è mai capitato!), nella maggior parte dei casi dovrete inserire il nome dell’autore e probabilmente un link all’originale stessa. Molte immagini, come ad esempio quelle pubblicate su Flickr, fanno riferimento a delle specifiche licenze universali come le “Creative commons” dove l’autore, tramite un semplice logo, comunica a chi ha intenzione di utilizzare una particolare immagine, cosa può o non può fare.
Occhio alle immagini trovate su Google: Google scandaglia il web alla ricerca di immagini e le riporta in una comodissima pagina riassuntiva. Troppo comoda per chi ha bisogno di immagini, ma non per questo “gratuita”. Come per tutte le immagini trovate in internet, non potete prendere una foto e pubblicarla da qualche parte senza una qualche autorizzazione. E se non foste convinti di quanto ho qui scritto, date una lettura alla pagina relativa al diritto d’autore.
Flickr, Google e gli altri motori ed il diritto d’autore
I grandi portali che trattano immagini, quali appunto flickr e Google, hanno dei motori interni in grado di aiutare chi ha bisogno di trovare delle immagini da pubblicare, permettendo di specificare il tipo di licenza associata all’immagine stessa.
Google mette a disposizione l’Advanced Image Search dove il penultimo campo permette di specificare la licenza che ci interessa.
Flickr, in maniera del tutto similare, permette, nella ricerca Avanzata, di specificare anch’essa il tipo di licenza.
Esistono immagini libere di essere utilizzate?
Certamente si, tutti gli autori possono decidere di rendete totalmente libero il proprio lavoro, svincolandolo anche dalla necessità di nominare l’autore stesso. Il vero problema è che di autori soprattutto professionisti, disponibili a rendere fruibili immagini anonime, ce ne sono pochissimi se non nessuno. Fate sempre molta attenzione alle immagini che trovate e che pensiate siano anonime (e quindi utilizzabili): un proprietario può sempre saltare fuori all’improvviso e reclamare la paternità di un’immaigne che avete usato. Il mio consiglio è quindi di non impiegare immagini anonime al fine di evitare problemi, tanto più che di immagini coperte da licenze di utilizzo ce ne sono tantissime, e di considerare come default tutte le immagini coperte da diritto d’autore.
La legge italiana permette la pubblicazione di immagini pubblicate anonime?
Parliamo della legge 633/41. Si, la legge italiana permette l’uso di immagini anonime, ma finquando queste rimangono anonime. Una volta che l’autore si è palesato, potrà decidere a norma di legge, cosa chiedervi di fare con l’immagine che avete usato (inclusa la cancellazione immediata della stessa). Attenzione inoltre ad una mancata specificità della legge stessa per le immagini internet: la legge italiana associa l’anonimato ad un “esemplare” di un’immagine. Un esemplare è una copia fisica dell’immagine, ovvero una stampa. Una copia elettronica è invece una copia, non un esemplare. Ciò significa che, pubblicando una fotografia anonima in buona fede, il suo autore può rivalersi contro di voi.
E per quanto riguarda le immagini reperite in nazioni differenti dall’Italia?
Non cambia molto: ogni nazione ha la sua legislazione, più o meno similare alla nostra. Un esempio? Ecco un intero listato di leggi, direttamente dal sito TAU Visual.
Usare le immagini trovare in rete: come difendersi
Abbiamo già parlato di plagio e delle armi a nostra disposizione in questo articolo. Nello specifico delle immagini, ricordo che la cosa migliore è sempre marcare le proprie immagini in modo da evitare qualsiasi copia fraudolenta. Attenzione, marcare non significa inserire un antiestetico logo nell’immagine, ma inserire un watermark invisibile all’interno della fotografia stessa. Esistono svariati servizi che permettono di fare ciò come ad esempio Digimarc, SignMyImage, Vericuff: tutti e tre i servizi permettono di includere una firma invisibile all’interno delle immagini senza rovinarle. Tanto per fare un esempio, Photoshop ha il lettore Digimarc integrato al suo interno: ciò significa che se tentate di aprire una foto protetta con Digimarc in Photoshop riceverete un bel warning dal programma stesso.
Ricordo infine che, da utente semplice, potete cercare le vostre immagini sulla rete grazie a Google Images: caricando sul servizio l’immagine che volete cercare, Google sacandaglierà i suoi archivi (decisamente grandi!) alla ricerca di tutte le immagini che sono simili (o uguali) alla vostra. Oltre a Google, potete sempre fare riferimento ai servizi offerti da Tineye, Picscout, Plaghunter o ImageRaider. Ovviamente i database di questi sistemi sono meno ampli di quelli di Google, ma hanno il vantaggio di essere sistemi “mirati”, ovvero efficienti.
Usare le immagini trovare in rete: come non commettere errori
Credo sia facile capire il messaggio di fondo di questo articolo: le immagini non sono mai prive di copyright e se le trovate “anonime” qualcuno ha probabilmente ri-pubblicato dei lavori privandole dei riferimenti. Anche le immagini anonime devono essere “certificate” quali anonime (nel senso, l’autore deve autorizzare l’uso delle immagini in forma anonima).
Un’immagine anonima potrebbe in qualunque momento essere reclamata dal suo autore, il quale potrebbe anche chiedervi una compensazione pregressa per il guadagno che, eventualmente, è derivato dall’immagine usata (chi vi ha detto che l’immagine non era la sua? avete modo di provare che non era la sua?).
Usate sempre immagini di cui è chiara la paternità o la proprietà, ricordandovi di seguire le linee guida della licenza associata, A tal proposito date un occhio alle differenti Creative Commons disponibili.