Walker Evans è stato uno degli artisti più influenti del XX secolo, le sue fotografie eleganti e cristalline hanno ispirato diverse generazioni di artisti, da Helen Levitt, Robert Frank a Diane Arbus.
Nato nel 1903 a St. Louis (Missouri) da una famiglia benestante, il piccolo Evans, si dilettava nella pittura, scattava fotografie alla famiglia e ai suoi amici utilizzando con una piccola fotocamera Kodak. Grazie alla disponibilità finanziaria della famiglia, Walker Evans ha potuto studiare nelle migliori scuole tra cui il Loomis Institute, il Mercersburg Academy ed infine la Phillips Academy di Andover (Massachusetts) dove si diplomò nel 1922. Evans successivamente si iscrisse al Williams College dove rimase, però, appena un anno. Da bambino ha vissuto a Toledo, New York e Chicago, cosa che ha permesso al piccolo Evans di crescere con una buona propensione ai viaggi. Tant’è che proprio nel 1926 si è trasferito per un anno a Parigi per poi rientrare a New York.
Nella città americana, lavorando come impiegato per un agente di cambio, cercò di diventare uno scrittore affermato (entrò in contatto con parecchi artisti locali come John Cheever o Hart Crane), ma nonostante il suo impegno non riuscì ad ottenere dei risultati soddisfacenti per cui decise di rinunciare alla professione a cui ambiva da tanti anni. Pensò allora di concentrare tutto il suo impegno nel mondo della fotografia (1928), pur restando in contatto con il mondo della letteratura. Fu infatti proprio il suo amico Hart Crane a ospitare in un suo libro di poesia (1930) tre fotografie del ponte di Brookling. Fu comunque nel 1933 che Walker Evans ottenne il suo primo vero incarico, a Cuba, dove documentò la rivolta della popolazione locale contro il dittatore Gerardo Machado.
Rientrato in patria, lavorò al soldo della Farm Security Administration (FSA), documentando, in giro per la nazione, la grande depressione.
Le fotografie realizzate rappresentarono i volti delle persone, le case, le strade e le condizioni di vita di quel periodo dove il crollo finanziario portò molta disoccupazione e un abbassamento dei redditi familiari. Evans riuscì con questi suoi lavori a trasmettere al mondo intero le sofferenze di quel periodo, immortalando con scatti professionali la vita dei cittadini che abitavano nelle zone rurali, con immagini realistiche e obiettive. La qualità migliore di Evans, evidente pressoché in tutti i suoi lavoro, è stata quella di creare delle immagini autentiche, vere e crude.
Nel periodo estivo del 1936, Walker Evans decise di prendersi una pausa dalla FSA per intraprendere un viaggio con un suo amico scrittore (James Agee) al soldo di Fortune, incaricato di recarsi nelle zone del sud degli Stati Uniti. James Agee collaborò con lui nella stesura di un articolo riguardante le condizioni di vita dei contadini durante quel periodo di forte crisi. Buona parte del materiale acquisito venne pubblicato un libro intitolato Let Us Now Praise Famous Man dove si racconta la vita delle famiglie dell’Alabama.
Tra la fine degli anni trenta e i primi anni quaranta, Walker decise di fotografare le persone nella metropolitana di New York: le foto vennero scattate segretamente, nascondendo la sua macchina fotografica all’interno della giacca. La sua intenzione era quella di sviluppare delle immagini reali e di strappare delle emozioni vere e naturali, come gioia, tristezza, imbarazzo o vergogna. Le foto vennero pubblicate 25 anni dopo all’interno di un libro intitolato Many Are Called.
Tra gli anni 40-60 lavorò come fotografo presso varie riviste tra cui il Time e Fortune.
Nel 1965 decise di interrompere la sua carriera di fotografo professionale, preferendo l’insegnamento delle arti grafiche presso la sua città di residenza. Da notare che Walker Evans, alla stregua di Henri Cartier Bresson, odiava passare del tempo nella camera oscura per lo sviluppo dei propri negativi, demandando l’incombenza ad altre persone e limitandosi, in alcuni casi, ad aggiungere una nota alle proprie lastre sulla modalità da seguire per lo sviluppo e la stampa.
Durante la sua carriera di fotografo, Walker Evans vinse molti premi e ottenne vari riconoscimenti. L’artista ha lasciato un segno tangibile nel mondo della fotografia, dovuto alla dimostrazione di quanto sia stato grande il suo talento che lo hanno reso uno dei più famosi maestri della fotografia a livello mondiale.
Una delle sue foto più conosciute è sicuramente quella che ritrae una giovane donna dell’Alabama scattata nel 1936. Walker Evans si spense all’età di 72 anni nel 1975 nel Connecticut.